La piazzetta di Tàbara, di primo mattino è ancora deserta.
Mi inoltro nel paesaggio al risveglio. Sta sorgendo il sole
Incrocio dopo un po' un cantiere di Alta velocità ferroviaria (AVE) in costruzione
Raggiungo Josè, pellegrino con passeggino che usa per trasporto masserizie.
Incontro finalmente, dopo circa tredici chilometri di cammino, il primo centro abitato: Villanueva de Las Peras.
Al bar di Villanueva de Las Peras incontro altri pellegrini. Faccio una seconda colazione in loro compagnia e chiedo al titolare qualche informazione sul tratto seguente del Camino. Mi suggerisce una bella scorciatoia, a sinistra, dice, appena dopo la chiesa del paese.


arrivata in cima la stradicciola permette una vista panoramica sul fondovalle ed in particolare si vede bene il villaggio di Melgar de Tera

Melgar de Tera, circa 600 abitanti, con un bar aperto rappresenta la mia risorsa idrica e per lo spuntino di oggi!
E' circa l'una, niente di meglio che un pincho (specie di panino-stuzzichino), con birra e limonata per ripristinare i liquidi

Altre cicogne, accomodate sul campanile della chiesa, dove hanno costruito un bel nido. Ne ho già incontrate parecchie lungo questo Camino!





Un piccolo edificio attira la mia attenzione. Sembra un castello del Playmobil, con le quattro torri merlate regolamentari. E' una villetta davvero...kitsch

Ed ecco un'altra abitazione eccentrica, dato il posto dove non nevica mai (mi sono informato chiedendolo agli abitanti del luogo). Uno chalet in piena regola, con tetto spiovente!

Tetto nordico sì, ma...piscina da clima tropicale però!





Oggi ho perso un po' di tempo nei vari bar dei paesini attraversati. Risultato: il piccolo Albergue "La Trucha" dove avevo previsto di sostare è completo. La titolare mi suggerisce di proseguire fino a Villar del Farfòn distante 6 chilometri, dove si trova un piccolo Albergue privato che però non riesco telefonicamente a contattare.
