Lascio Monterrubio di buon mattino. Mi attendono trentanove chilometri e circa dieci ore di cammino. Con me, altri due pellegrini. Mi comunicano che hanno intenzione di fare una tappa più breve: si fermeranno a Castuera, ovvero dopo circa diciotto chilometri.

Il cielo è di un bell'azzurrino, ma solcato da nuvoloni che promettono pioggia
La strada è un nastro d'asfalto solcato da piccole crepe. Intorno a me silenzio, non c'è traccia di auto.
Non mancano, camminando, gallerie d'arte naturali e in 3D: ora sto passando in mezzo a un quadro di Segantini!
Dopo due ore sono ad un quarto del cammino che ho pianificato per oggi

All' improvviso due massi erratici. Anche se non mi sembra di essere nelle vicinanze di una collina morenica
Oggi lascio definitivamente la provincia di Còrdoba in Andalusia per entrare in Estremadura. In questa regione mi accoglie per prima la città di Castuera, dove decido di fermarmi a fare uno spuntino
Riprendo il cammino. Ora l'abitato di Costuera è ormai alle spalle, si staglia contro un cielo plumbeo che non promette nulla di buono
Sta per piovere. Non ho l'ombrello, solo la giacca a vento con cappuccio, e una "cover" per lo zaino
Terminato l'acquazzone. Tre cavalieri al trotto mi sorpassano diretti ad una festa campestre (lo scoprirò dopo)
Passo accanto a una stazione ferroviaria quasi in aperta campagna. Accanto, un bianco tendone dove si sta svolgendo una festa popolare.
Altri partecipanti alla festa:

Mi lascio festa e stazione ferroviaria alle spalle
Un mare giallo, forse soia, o colza, appare all'orizzonte, sovrastato da batuffoloni di nuvole
La ferrovia corre sotto di me. Il paesaggio è reso affascinante dai colori vividi
Un segnale stradale bianco indica che sono sulla via giusta:
Sono finalmente arrivato a Campanario!
Il centro è pressoché deserto, oggi è il Primo Maggio.
L'unica sistemazione possibile qui a Campanario sembra essere l' Albergue situato però alla periferia opposta. Dovrò camminare ancora per 3 Km.
Con difficoltà finalmente trovo questo Albergue: mai avrei immaginato che fosse la vecchia dismessa stazione ferroviaria!
I gestori dell' Albergue hanno anche il bar dove cenerò stasera. In pratica non esiste più la stazione ma soltanto la pensilina. Rimane però ben chiara la sensazione di trovarsi in un luogo di passaggio e di viaggio. Dormirò con vista binari!