Sono appena le 7:19 quando, dopo aver fatto colazione, lascio l'Hostal e Lubiàn. All'orizzonte, la cresta spoglia del vicino Alto de Canda, con un filare regolare di pale eoliche ad adornarla come una corona bianca. Dovrò scavalcare questo rilievo, oggi. Arrivare a quota 1261 metri.

Questa tappa l'ho già percorsa l'anno scorso, passando per un vallone ripido e faticoso dove passa l' Arroyo de la Tuiza, un corso d'acqua che quest'anno potrebbe aver allagato quel sentiero a causa delle abbondanti piogge dei giorni precedenti. L'informazione me l'ha data ieri il gestore dell'hostal di Lubiàn, insieme al suggerimento di un itinerario alternativo: passare per la carretera ZA-106, l'arteria stradale che porta all'Alto da Canda, confine naturale fra la Castiglia y Leòn e la Galizia.
Da queste parti, d'inverno pare nevichi molto!

La mia ombra, ora che possiedo anche un ombrello, è davvero simile a quella di un pellegrino medioevale con il suo caratteristico bastone ricurvo :-)
Mi addentro per l'abitato di A Mezquita
Una suggestiva fontanella con Santiago. Ai lati, cespugli verdissimi di felce

Entro in Villavella. Fotografo la deliziosa e antica chiesetta
Il bar del villaggio fa proprio al caso mio. Ho bisogno di un po' di calorie. Ordino una tortilla!
Mi piacciono i trattori d'epoca, e lungo il Camino qualche volta li incontro e non me li lascio scappare:

Cancelli per non far sconfinare il bestiame
Attraverso l'abitato di A Mezquita. Entrando, c'è una chiesa antica molto suggestiva
Proseguo il cammino attraversando l'abitato di Pereiro


Il percorso ora è un continuo saliscendi




Quasi a fine tappa l'itinerario prosegue per un tratto su strada asfaltata: la carretera N-525
Ecco a fondovalle la cittadina di A Gudiña

Eccomi finalmente in paese
Ho percorso 28 chilometri, oggi:
Prendo alloggio all'Hotel Relojero, dove mi faccio subito apporre il timbro nella credenziale:

Una scodella di minestrone (il buonissimo "caldo gallego")...
...e un piatto di patate fritte e lomo (carne di maiale), innaffiato con un calice di vino rosso. Il pellegrino anche quest'oggi può dirsi sfamato!