
La luce madreperla delle sette di mattina impreziosisce il paesaggio. E' ora di partire per la nuova tappa: Galisteo- Arco de Càparra, 31 Km, venticinquesimo giorno di Camino.
Lasciando alle spalle le mura arabe che circondano la parte antica della cittadina, mi inoltro nella campagna. Il sole, fra le nuvole, si riflette nell'acqua del rio che sto attraversando, grazie a un ponte medioevale. Il Camino mi regala sempre nuovi momenti di bellezza assoluta.
Sul ponte hanno nidificato le cicogne!
Proseguo lungo una strada asfaltata, e raggiungo l'abitato di Carcaboso, dove mi concedo una seconda colazione. Ai pellegrini serve molta energia :-)
Questa prima parte di tappa la percorro in compagnia di un altro pellegrino, Juan, un giovane ingegnere che arriva da Madrid.
Dall'asfalto si passa nuovamente allo sterrato, e si alternano gli appezzamenti di terreno dei vari proprietari, che delimitano con reti e cancelli il rispettivo fondo. Solitamente il passaggio è libero a tutti ma occorre ricordarsi di chiudere i cancelli per non far uscire il bestiame.
Il sentiero corre tra pascoli e alberi ombrosi. Davvero rilassante! Incontro qualche torello: sembrano godersi l'atmosfera anche loro, non corro il pericolo di dovermi difendere in corride improvvisate, per fortuna.
Proseguo il cammino fra prati punteggiati di fiori bianchi e gialli. Sembra di essere dentro un quadro di Monet.
Poco oltre a me, Juan cammina spedito.
Più o meno al ventesimo chilometro di cammino, Juan decide di fare una sosta. Io invece proseguo. Siamo d'accordo che ci ritroveremo all'Arco de Càparra, punto di fine tappa. Lì, ci verrà a prendere il proprietario dell'hostal dove ci fermeremo entrambi a pernottare, a circa 6 km dalla rotta del Camino. L'Arco infatti è sperduto in aperta campagna. non vi sono strutture ricettive di alcun tipo.
Un cavallo, al di là di un cancello, mi guarda incuriosito: pare quasi volermi indicare la direzione giusta, confermata dalla freccia gialla dipinta sul cancello che lo separa da me.
Costeggio qualche abitazione, poi tutto torna rigorosamente alla tranquilla monotonia di pascoli e alberi. La temperatura oggi si aggira intorno ai 24 gradi e il sole è parzialmente velato da nubi passeggere, brezza leggera. Condizioni ideali per un pellegrino!
L'ingresso di una "finca", così si chiama un latifondo qui.
Finalmente il cartello pubblicitario che aspettavo: l'Arco de Càparra ormai è vicino. E' reclamizzato infatti il luogo dove mi fermerò per la notte: Hostal Asturias, località Jarilla (Càceres). Ci sono già stato l'anno scorso e mi sono trovato bene. In ogni caso, non avrei alternative. Non c'è proprio nient'altro da queste parti.
Ormai l'Arco è vicinissimo...
Eccolo, l'Arco romano di Càparra ! ...
Ed ecco anche me!
Ora, sei chilometri comodi comodi in auto, poi doccia, bucato, cena e, naturalmente, l'immancabile nuovo timbro sulla credenziale!