martedì 24 aprile 2018

Castro del Rio - Còrdoba (39 Km...con lo sconto)


Partito come previsto alle 7 del mattino, sono diretto a Còrdoba affrontando  una delle tappe più dure di tutto il Camino Mozàrabe.
Appena lasciato l'abitato di Castro del Rio, subito si presenta una salita stronca-fiato. Qui la si scorge all'orizzonte:



Dopo un'ora di cammino, nuovamente procedo su "carretera" provinciale pressoché deserta, se non per qualche trattore di passaggio:










Chi va piano, va sano e va lontano...
















Il sole si fa sentire, inizia a far caldo e di fontanelle nemmeno l'ombra, L'unica, di ombra, è la mia che si staglia nel bianco della terra calcarea.


Passo accanto al  sito archeologico romano di Ategua, fotografo quel che resta di un ponte.




Il cammino continua, su sentiero in mezzo ai campi.





Il grano è già alto. Avanzo camminando nel verde e nell'azzuro...


Non c'è anima viva! Solo erbe, fiori, cielo e colline all'orizzonte








Il sentiero comincia ad essere nascosto dall' erba alta, una freccia gialla tracciata nella terra mi conferma per fortuna l'esattezza del percorso

Qualche papavero macchia di rosso il cammino, che procede nel mare verde di prati e di campi di grano
 Avanzo fra l'erba come in una giungla...


E capita l'imprevisto: faccio un passo falso e...metto un piede nel fango!






Ormai sono cinque ore da che sono partito: 19 chilometri che cammino sotto il sole, fra i campi, senza incontrare nessun altro essere umano.




Un tabellone illustra le specie di grandi uccelli, tipici della zona che sto attraversando. Sotto, la freccia gialla conferma l'esattezza della mia direzione. Ho quasi finito la scorta di acqua.







I colori sono incredibili: gamme di verde infinite si mescolano a sfumature di beige e marrone chiaro di queste terre collinari completamente trasformate dalla mano dell'uomo in campi e prati.


L'acqua che ho portato con me è ormai finita. Fa molto caldo. e inizio ad essere preoccupato perché mancano ancora parecchi chilometri, circa 13, a Còrdoba.  Un'automobile con alcuni contadini a bordo sbuca da un sentiero laterale. Non ci penso due volte: alzo il braccio e chiedo un passaggio. Salgo in macchina e percorro così, motorizzato, il camino per il tratto di strada rimanente, fino alla periferia della città.
Porta pazienza, per stavolta, Santiago!




Sono arrivato a Còrdoba, la città adagiata sulle rive del Guadalquivir. Sto raggiungendone il cuore antico proprio attraversando il fiume grazie allo spazioso e massiccio ponte romano. Il colpo d'occhio da qui è davvero magnifico.
Un primo giro di vedute di questa perla dell'Andalusia, mentre cerco la sistemazione per la notte: 















 Anche per stanotte sono a posto!



Ora anche il palato vuole la sua parte: cena in un ristorante storico, per assaggiare una delizia tipica di Còrdoba: il cremoso "salmorejo cordobès". Lo accompagno a buonissime melanzane in agrodolce. 




Un calice di rosso andaluso, per brindare alla mia venuta a Còrdoba!