lunedì 23 aprile 2018

Baena - Castro del Rio (20 Km)


Questa notte ha piovuto. Ora l'aria è umida e il cielo è ancora coperto. Lascio Baena per intraprendere la sesta tappa del Camino Mozàrabe. Mi attendono 20 chilometri di marcia per raggiungere Castro del Rio, dove farò sosta stanotte.


L'itinerario inizia con due chilometri di "carretera", senza una via riservata ai pedoni. Avanzo con attenzione: speriamo che presto si palesi il sentiero. Eccolo, finalmente!

Camminare sulle strade di terra battuta è decisamente meglio. Un lento trattore è sicuramente un compagno di strada più rassicurante di tante automobili veloci che ti sfrecciano accanto.



E inoltre si fanno incontri interessanti, come questo simpatico agricoltore con i suoi dolcissimi e mansueti cani. Sono levrieri  "Galgo spagnolo", un tipo di levriero nativo della Penisola Iberica. Pare che il nome derivi dal latino "canis  gallicus", ovvero cane della Gallia. Così, almeno,  racconta Wikipedia.
In queste zone agricole il cane riveste un ruolo fondamentale per governare il bestiame, fare la guardia in cascina, andare a caccia, tenere a distanza altri animali. Rifletto camminando, su come invece per noi cittadini questi animali vengano trasformati a volte in ridicoli peluche da portare a passeggio nelle strade eleganti del centro città.





Sono da poco passate le nove del mattino e ho percorso quattro chilometri. Di fronte a me cammina un giovane pellegrino canadese, carico oltre che di zaino anche di tendina d campeggio.

Dopo altri due chilometri, ora sono sei da Baena, si rientra sulla strada asfaltata. Una "carretera" secondaria, per fortuna  poco trafficata. 

Mi piacerebbe fare una piccola sosta, magari per un bocadillo o un bicchiere di fresca birra e gazzosa. Ma come ormai ho capito, anche in questa zona i bar sono chiusi a quest'ora del mattino.

La mia andatura ormai è costante e le gambe rispondono bene al ritmo di marcia. Sono ormai quasi a metà strada...








Il lavoro di potatura degli ulivi prosegue alacremente, così come la preparazione dei terreni. La costante di questo Camino sono gli spazi coltivati, le colline coltivate a uliveti o, come queste, a grano. 


Cammino nel verde, percorrendo questi ultimi chilometri che mi separano dall'abitato di Castro del Rio.









Come sempre, la prima cosa da fare appena arrivati a fine tappa è cercare una sistemazione economica, ma pulita e confortevole, per la notte. La trovo, in un alberghetto in centro paese, "Casa Antonio". 



Sarà bene andare a dormire presto, stasera. Ho deciso che domattina partirò alle 7. Mi attende una tappa durissima: 39 chilometri di cammino per arrivare, finalmente, a Còrdoba!