giovedì 19 aprile 2018

Pinos Puente - Moclìn (16 Km)

La tappa prevista oggi è di 16 chilometri, da Pinos Puente a Moclìn, passando per l'abitato di Los Olivares.





Lascio Pinos Puente di buon mattino. Il cielo è sereno. I raggi del sole scaldano già l'aria e regalano agli edifici un bel colore dorato.



Come spesso accade, quando si arriva in un centro abitato le indicazioni del Camino spariscono. La "flecha amarilla", la caratteristica freccia gialla che segna la via ai pellegrini diretti a Santiago, appare sempre quando si è ormai usciti dal paese. Quando ormai non serve più. 


 Questa sarà la prima vera tappa di Camino come piace a me: in mezzo al verde e per la maggior parte su sterrato.
Ora il giallo vivo dei prati, dominati da una miriade di piante di soia in fiore, domina il paesaggio. Il sentiero è fangoso, solcato di tracce lasciate dai trattori.






Proseguo ora in salita verso Moclin, 1000 metri di altitudine. Il paesaggio è rilassante, ma la marcia diventa un po' più faticosa. Anche il sole inizia a farsi sentire: meglio indossare un copricapo leggero ma funzionale a riparare gli occhi. 



Il sentiero prosegue e si snoda con dislivello variabile, fra uliveti argentati che punteggiano anche le collinette circostanti. Sono diretto a Los Olivares.



Si apre ora allo sguardo un paesaggio  molto simile a quello della Sardegna. 




Ecco apparire l'abitato di Los Olivares. Subito dopo, inizierà una dura salita di 4 Km, con un dislivello da superare di quasi 500 metri. 










Il cammino prosegue con fatica. Mi rendo conto del dislivello superato, guardando il panorama che si estende sotto di me.



L'indicazione dipinta sulla roccia mi rassicura sulla correttezza del percorso. Ho un GPS ma viaggiare da veri pellegrini, come nel Medioevo, seguendo la semplice freccia gialla è sempre suggestivo.






Un momento di riposo, al riparo di un albero. Meno male che ho con me la provvidenziale riserva d'acqua chiamata Camel bag: ne succhio lunghi sorsi attraverso il tubicino collegato allo zaino. 
Fa molto caldo, per fortuna  rimane solo un chilometro di salita. 


Percorro finalmente le stradine assolate di Moclìn, grazioso centro abitato e fine della seconda tappa del Camino Mozàrabe.  Il paesino è arroccato a 1000 meri di altitudine. Ora tocca cercare un ostello o un albergo. 





E finalmente, arriva l' ora di cena. Con un " salmorejo " e qualche tenera fetta di "lomo" (arrosto di maiale) con uova e patate, ripristino le riserve di energia spese nella faticosa salita di oggi.



Coraggio... mancano "solo" 1139 chilometri a Santiago!









mercoledì 18 aprile 2018

Granada - Pinos Puente (18 Km)

La tappa di oggi sarà GRANADA-PINOS PUENTE, 18 Km.
Dopo la visita dell'Alhambra lascio Granada verso le ore 12,  attraverso una periferia priva di indicazioni. Troverò il primo segnale solo a Maracena.


Fa caldo, e parte della tappa si snoda su una strada asfaltata ("carretera") con traffico automobilistico e quindi bisogna fare attenzione. E' una tappa poco significativa anche  dal punto rivista paesaggistico, come tutte quelle che attraversano le periferie delle grandi città.






Finalmente eccomi arrivato a fine tappa! 
Pinos Puente, un piccolo centro abitato a 18 km da Granada. 




Siamo in campagna, cerco l'ostello del luogo. Si presenta come una costruzione piccola e confortevole. Per entrare devo contendermi il cancelletto d'ingresso con un caprone deciso ad accomodarsi al coperto anche lui per la notte. Preso posto in ostello e sistemato lo zaino, doccia e bucato: così si conviene a un pellegrino che porta con sé solo qualche indumento di ricambio. Poi, scenderò in centro paese a cercare un negozio dove comprare qualcosa per fare colazione domattina, e per cenare. L'avventura, con oggi è davvero iniziata!





Granada

Granada è il punto di partenza per questo mio quinto Camino verso Santiago di Compostela. 



Questi primi due giorni ho deciso di dedicarli a fare il turista, addentrandomi nelle vie del centro storico ricco di fascino.


L'Alhambra con i suoi spettacolari decori, e la posizione dominante e privilegiata, sulle colline ai piedi della Sierra Nevada, il Generalife così verde e fresco: non si può non visitarli e lasciarsene affascinare.

















Ora però è tempo di partire. Al turista si sostituisce il pellegrino, il "caminante". Lascio l'Alhambra ma porto con me in foto uno dei suoi preziosi intagli: "Buona Fortuna" ("Baraja") c'è scritto in arabo. Così mi ha detto una guida turistica. E' un augurio prezioso che mi accompagnerà nel Camino.






























sabato 14 aprile 2018

Preparativi

Partirò fra pochi giorni per il mio quinto Camino di Santiago. Ho iniziato nel 2015 percorrendo il Camino del Norte,  pittoresca via che si snoda lungo la costa atlantica. 



L'anno dopo, di nuovo on the road, stavolta per il classico Camino Francés, ricco di suggestioni storiche e spirituali. 


Nel 2017 sono tornato a Santiago de Compostela percorrendo la Via de la Plata:  da Siviglia  camminando  per 1000 km lungo la "Calzada Romana", l'antica strada romana che attraversava la penisola iberica in senso longitudinale. 



Nello stesso anno, il Camino Portugués, da Oporto a Santiago e poi a Finisterre.





Stavolta la partenza sarà da Granada, lungo il Camino Mozàrabe. Questo blog sarà il mio diario di bordo.